Prima elementare






L'icona dell'annunciazione è spesso presente nelle nostre chiese parrocchiali, decora, non di rado, le pareti delle nostre case, compare spesso nelle strade di campagna. L'Angelus, che un tempo scandiva le ore del giorno, è una preghiera che ancora affascina i credenti. 
"L'Angelo del Signore portò l'annuncio a Maria ..."
in senso radicale fu quello del primo annuncio.





Un bambino o un ragazzo che passa per la parrocchia non riuscirà mai ad intraprendere un cammino di fede se non viene accolto ed educato in clima di festa e di gioco. 


(da Incontriamo Gesù - orientamenti per l'annuncio e la catechesi in Italia)

Da quanto ci è stato proposto e da più momenti di confronto fra catechiste/i e sacerdoti, è nato un nuovo progetto di catechesi per i bambini che si avvicinano e iniziano un cammino ...
E' stato sviluppato un piccolo quaderno che riporta le date di catechismo (la domenica mattina) e le domeniche in cui avrebbero potuto assistere ad un Vangelo animato. 
Ogni 15 gg una proposta per gettare solide basi. 
Diamo troppo per scontato che i bambini conoscano la vita di Gesù...
Oggi come oggi, nulla va dato per scontato!



1° incontro -  L'angelo Gabriele alla ricerca di una mamma per Gesù è venuto sulla terra.


Ad accompagnarci in questa ricerca, una bellissima storia, che noi abbiamo drammatizzato in modo davvero simpatico.



IL COMPITO DI GABRIELE

L’arcangelo Gabriele non stava più nelle piume.
Il Signore del Cielo e della Terra gli aveva affidato un compito di fiducia e responsabilità enormi.
L’incarico più importante mai esistito dalla Creazione in poi: trovare una madre per il Messia, il Figlio di Dio, Dio stesso fatto uomo sulla terra.
Una missione davvero delicata, ma Gabriele non era preoccupato.
Tutte le donne della terra (ed erano tante) sarebbero state onorate di diventare la mamma del Messia.
Quindi tutto si sarebbe risolto in un rapido voletto di qualche ora.
 Gabriele planò lemme lemme sulla terra.
Fece un largo giro di ispezione e si fermò su una villa magnifica circondata da un grande parco.
Accanto ad una fresca fontana, una signora bella ed elegante scherzava con un gruppo di amici simpatici, abbronzati e sorridenti.
“La mamma giusta e il posto giusto per il Figlio di Dio!” pensò Gabriele. 
 Si presentò alla signora e le parlò a colpo sicuro:
“Vuoi essere la mamma del Messia?”.
La signora lo guardò con aria frivola:
“Scherzi? Siamo tutti in partenza per una crociera che farà il giro del  mondo, figurati se mi metto a pensare a un bambino…”
 Gabriele riprese il volo brontolando:
“Si, forse è meglio una mamma meno ricca, più pratica…”.
 Sorvolò un grande centro di uffici e in uno di questi scorse una donna efficiente e sicura, alle prese con un voluminoso  fascicolo.
“Questa sarà una madre fantastica …”, pensò il buon Gabriele che si fermò in bilico sulla scrivania e le fece senza tanti preamboli la sua proposta.
 La risposta però gli arruffò tutte le penne delle ali:
“Un bambino? Adesso? Ma tu sei matto! Hai idea di quante società ho messo insieme per dare la scalata alla Borsa? Sto arrivando al top, capisci? Non posso certo fermarmi ora. Per un bambino, poi…!”.
“Ma è il Messia…”, replicò Gabriele timidamente.
“E allora?”, rispose la donna in modo distaccato.
 Gabriele riprese il volo ma il suo ottimismo era svanito.
“Forse devo cercare una donna che abbia già dei bambini… Sarà più facile”, pensava preoccupato.
Volò e volò, in lungo e in largo, finchè trovò una donna indaffarata e sempre di corsa, ma felice, con tre bambini vivaci e giocherelloni.
“Mamma, Alberto ha ingoiato la mia biglia!”; “Mamma, ho fame, ho sete, sono stanco e non so che cosa fare!”.
 L’angelo Gabriele fu costretto a urlare per farsi sentire dalla signora e fece la sua proposta.
 La donna lo guardò con aria stralunata e poi sbottò: “Un altro bambino? Ma come farei? Questi tre mi divorano viva! Non vedo l’ora che siano cersciuti!”
Gabriele se ne andò a piedi, con le ali basse.
Ora era proprio nei guai. Ma non poteva fallire. La sua missione era la più importante nei secoli dei secoli.
“Devo trovare qualcuno più giovane… più coraggioso, una mamma dall’anima grande… ma veramente grande… immensa. Ma dove la trovo una così?”.
 Gabriele riprese il suo volo. Volò e volò, in lungo e in largo, a nord e a sud. Per mesi, anzi anni.
 Un giorno, in un paesino minuscolo, aggrappato a una collina della Galilea, trovò una ragazza giovane giovane, forse quindicenne, che mentre lavorava cantava e pregava, povera, libera e felice.
 “E’ lei!”, si disse Gabriele.
E si buttò in picchiata con l’angelico cuore che batteva all’impazzata.
 La fanciulla si chiamava Maria.
L’angelo entrò in casa e le disse:
“Ti saluto, Maria! Il Signore è con te: egli ti ha colmato di grazia”.
 A queste parole Maria rimase sconvolta e si domandava che significato poteva avere quel saluto.
Ma l’angelo le disse:
“Non temere, Maria! Tu hai trovato grazia presso Dio. Avrai un figlio, lo darai alla luce e gli metterai nome Gesù. Egli sarà grande: Dio, l’Onnipotente, lo chiamerà suo Figlio; il Signore lo farà re, lo porrà sul trono di Davide, suo padre, ed egli regnerà per sempre sul popolo d’Israele. Il suo regno non finirà mai”.
 Allora Maria disse all’angelo:
“Come è possibile questo, dal momento che io non ho marito?”.
 L’angelo ripose:
“Lo Spirito Santo verrà su di te, l’Onnipotente Dio, come una nube, ti avvolgerà. Per questo il bambino che avrai sarà santo, Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, alla sua età aspetta un figlio. Tutti pensavano che non potesse avere bambini, eppure è già al sesto mese. Nulla è impossibile a Dio”.
Allora Maria disse:
“Eccomi, sono la serva del Signore. Dio faccia con me come tu hai detto”.
 Poi l’angelo la lasciò.


  
(Bruno Ferrero)


2° incontro - Gesù troverà sempre posto nel nostro cuore? 

I bambini hanno visto un filmato a cartoni animati che raccontava la storia della nascita di Gesù, dall'Annunciazione alla nascita a Betlemme. Hanno visto il cuore duro di molte persone che hanno rifiutato un posto a Maria e Giuseppe o come re Erode, che con l'inganno, chiede ai Magi di ritornare da lui perchè anch'egli vuole fare omaggio al Re dei Re.
Un Dio che si fa uomo, Gesù come ponte fra cielo e terra.





Nello stesso giorno Giuseppe, che ha dato nome a Gesù secondo la tradizione, ha portato ai nostri bimbi un foglietto con scritto il significato dei loro nomi.




3° incontro - Gesù, un bambino come me

 Dopo aver visto il video della canzone "Un bimbo come me", i bambini hanno interiorizzato il fatto che anche Gesù è stato bambino come loro. Abbiamo proposto qualche gioco del tempo, poi hanno riportato sul loro quaderno qualche disegno dei giochi fatti insieme ... 



 


In uno dei Vangeli ai bambini, abbiamo avuto modo di drammatizzare le nozze di Cana e la domenica coincideva proprio con un pranzo organizzato per tutti gli operatori pastorali, nel nostro oratorio. Era tutto preparato a festa! I bambini si sono seduti a tavola con gli sposi, Gesù, Maria e gli altri invitati. Gesù, richiamato da Maria che si era accorta della mancanza del vino, ha mandato i servitori a prendere dell'acqua che poi  (aiutato dal succo di mirtillo ...) ha tramutato in vino. 

Non ho potuto fare una foto allo stupore dei commensali, lascio all'immaginazione.
Perchè le nozze di Cana come primo miracolo di Gesù? mi sono chiesta tantissime volte.
 L'unica risposta è che a Dio interessa la nostra gioia, che noi siamo felici, questa è la prima cosa che Lui vuole da noi!



I bambini hanno lasciato un pensiero, scritto sulle tovaglie (di carta ovviamente), rivolto a  Gesù.


4°incontro - Gesù andava a catechismo?

Dopo aver capito che anche Gesù ha avuto un'infanzia felice e aver giocato con i suoi giochi, i bambini si sono chiesti se anche Gesù andava a catechismo come loro!? ...
E' venuto a trovarci un sacerdote (...Luigino N.) della sinagoga per raccontarci di Gesù. Ci ha portato la kippah e la mezuzah da costruire e non ci ha fatto mancare le due pagnotte di challah, il pane che festeggia il sabato ebraico. Una full immersion nella tradizione dei nostri fratelli ebrei.


5° incontro - La vita di Gesù

 Riassumiamo i momenti principali della vita di Gesù

* L'Annunciazione
* La nascita
* La vita pubblica
* La morte
* La resurrezione

Cinque collage preparati dai bambini i quali, in seguito, li hanno esposti e spiegati ai loro amici.




Prima dei saluti, un simpatico video ...


6° incontro - Gesù e i bambini

In quest'ultimo incontro non potevamo non raccontare la predilezione che Gesù aveva per i bambini! LASCIATE CHE I BAMBINI VENGANO A ME (Mt 19, 13-15) , queste le parole del maestro.
Nel giudaismo, il bambino non era oggetto di particolare attenzione: non possedendo la conoscenza della Legge, condizione indispensabile per salvarsi, non meritava considerazione. I discepoli pertanto, si comportavano secondo la mentalità del tempo. Gesù stravolge ancora una volta questa mentalità. A Gesù non importa trasgredire le norme che impediscono la fraternità e l'accoglienza da dare ai più piccoli. Gesù si mette al fianco dei piccoli, degli emarginati, degli esclusi e prende la loro difesa. La gioia di Gesù è grande quando vede che i bambini, i piccoli capiscono le cose del Regno che Lui annunciava alla gente! Gesù chiede ai suoi discepoli di diventare come bambini e accettare il Regno come bambini. Senza di questo non è possibile entrare nel Regno (Lc 9, 46-48). Indica come i bambini siano maestri degli adulti in questo. 

Il nostro amico Matteo è venuto a raccontarci questo episodio della vita di Gesù

MAMMA DEL CIELO , il canto imparato dai bambini , il quale verrà cantato nel giorno del loro affidamento a Maria. 


Chi conduce al Padre è Gesù attraverso il dono dello Spirito. Il compito dei genitori e degli educatori è anzitutto quello di lasciare che i bambini vadano a Gesù. Non si tratta soltanto di non impedire, ma di spianare la strada e di operare positivamente, perché il cammino dei bambini verso Gesù sia più sicuro e gioioso.La tenera età dei bambini non giustifica la rinuncia a rispondere alle loro domande e a soddisfare ai loro bisogni, né le difficoltà di fede negli adulti debbono scoraggiare chi ha il dovere di provvedere alla loro educazione. Ciò che le nostre parole non sanno dire bene, è detto nel loro cuore dallo Spirito Santo.



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