Spunti Medie

IO CI CREDO

Domenica 22 marzo, in occasione della consegna del CREDO, i ragazzi di II media insieme alle loro catechiste e ai genitori, hanno fatto visita alla Pieve di S.Pietro di Feletto (Tv). In questa antica chiesa di epoca longobarda è presente una bellissima parete affrescata con le immagini della nostra professione di fede.

Se non ci CREDETE.....andate a vedere con i vostri occhi!


Una bellissima occasione per un incontro di catechesi 
immersi in una natura che solo Dio può aver creato


KINTSUGI

LA BELLEZZA DELLE FERITE

La filosofia occidentale considera le cicatrici come qualcosa da eliminare, occultare. Noi tendiamo a nascondere le nostre ferite, il nostro dolore, non va mostrato, per non riviverlo, per dimenticare. Un punto debole invece che un punto di forza. Ci mostriamo forti, inscalfibili, ci descriviamo come guerrieri, così saldi e statuari dentro le nostre grandi, sfarzose e luccicanti armature, senza ferite di guerra, ma con tanti trofei. Trofei? E se fosse altro di noi a dover scintillare? 


La risposta è Kintsugi, letteralmente "riparare con l'oro". E' la pratica giapponese che consiste nel riparare gli oggetti rotti con materiale prezioso per risaltarne le crepe, le spaccature. Ogni oggetto ritrova l'unicità, diventa speciale per l'intreccio casuale e unico della molteplicità delle proprie ferite. Per i giapponesi, quindi, quando qualcosa si rompe, subisce e racconta una storia, diventa più bello, più prezioso, più raro. La ferita non è più una colpa, qualcosa di cui vergognarsi, ma è un simbolo. La vita è integrità e rottura. E non sarebbe tale senza cadute e rialzate leggendarie. Il dolore ci insegna, ci segna e ci urla che siamo vivi, che ci siamo e che stiamo vivendo ciò che abbiamo attorno, ciò che respiriamo.
Anche noi cristiani, però, la pensiamo un pò come i giapponesi e lo abbiamo dimostrato ai ragazzi delle medie con una semplice ma intensa attività ....

Abbiamo chiesto loro di realizzare una decorazione, su un piatto, che rispecchiasse la loro vita, quindi di disegnare qualcosa che raccontasse la loro personalità, il loro modo di essere. Hanno di conseguenza riflettuto su cosa rovina la loro vita e il rapporto di amicizia con il Signore. Hanno capito che tutto si può riparare, ma che l'oro per rendere queste fratture punto di forza e non punto debole, nostra luce, esempio per gli altri, ce lo dona solo il Signore con il sacramento del Perdono. Una settimana di intensa attività, ma che ha fatto risplendere la bellezza di questa grande amicizia!





IL PECCATO PIU' PROFONDO NON E' L'AZIONE CHE IO COMPIO,
 MA E' IL PERMETTERE CHE LA MIA VERGOGNA MI SEPARI DAL PERDONO DI DIO.

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